Alla prima riunione del progetto di Giardino Officinale
Comunitario eravamo circa 20 persone,
chi per portare la propria esperienza, chi per raccogliere maggiori
informazioni sul progetto. Questo ha posto le basi per la formazione di un gruppo di lavoro che si delineerà ancora meglio
nei prossimi incontri collettivi.
Dopo un'introduzione sulle attività che stiamo svolgendo sul territorio Giulia, Stefano, Cesare e Claudio hanno raccontato l'idea del progetto: creare in gruppo uno spazio condiviso dove coltivare erbe officinali, mellifere, piccoli frutti per utilizzo personale/collettivo e per ricreare un senso di comunità e aggregazione anche attraverso laboratori e altre attività in loco.
Lo spazio che utilizzeremo è un terreno in via Pittamiglio (Cherasco) tra i comuni di Cherasco e La Morra, ai confini di un bosco, all'incirca una giornata di lavoro. Per ora il terreno è da ripulire e adattare. Non abbiamo voluto dare avvio da soli il progetto, ma per la prima volta lasciare che esso si crei ed evolva con l'intero gruppo di interessati.
Dai partecipanti all'incontro sono emersi questi punti:
Dopo un'introduzione sulle attività che stiamo svolgendo sul territorio Giulia, Stefano, Cesare e Claudio hanno raccontato l'idea del progetto: creare in gruppo uno spazio condiviso dove coltivare erbe officinali, mellifere, piccoli frutti per utilizzo personale/collettivo e per ricreare un senso di comunità e aggregazione anche attraverso laboratori e altre attività in loco.
Lo spazio che utilizzeremo è un terreno in via Pittamiglio (Cherasco) tra i comuni di Cherasco e La Morra, ai confini di un bosco, all'incirca una giornata di lavoro. Per ora il terreno è da ripulire e adattare. Non abbiamo voluto dare avvio da soli il progetto, ma per la prima volta lasciare che esso si crei ed evolva con l'intero gruppo di interessati.
Dai partecipanti all'incontro sono emersi questi punti:
· - possibilità di estendere il progetto alla coltivazione di Canapa nel caso ci
fosse molto terreno libero, con sostegno e collaborazione di AssoCanapa
· -
esempio
virtuoso di Ostana (Valle Po) che sta intraprendendo progetti di recupero
delle tradizioni e dei terreni incolti per la salvaguardia del territorio e la
ripopolazione del Comune
· -
proposta di indagine
culturale locale con gli anziani sulle erbe coltivate e spontanee
(comprensione della biodisponibilità del bosco) per capire perchè e come in
passato venivano usate le erbe medicinali/aromatiche e recuperare così anche
tradizioni e saperi.
· -
possibilità di svolgere analisi biochimiche del terreno su cui verrà avviato il progetto
per comprenderne lo stato di salute e successivamente il cambiamento apportato
dalle piante scelte
· -
sviluppare un Percorso Salute con le erbe coinvolgendo professionisti che
lavorano anche in campo sanitario. Creare così una sorta di carta d'identità di ogni pianta scelta
per un corretto utilizzo.
· -
proposta di creazione di un documentario sul progetto e sul recupero delle tradizioni
· -
didattica del luogo: collaborazione con scuole e/o altre associazioni per allargare il
progetto anche alla creazione di sentieri didattici nel bosco alla scoperta di
piante spontanee, laboratori sull'uso di piante tintorie, esplorazione
faunistica del luogo…
· -
creazione a lungo termine (anche 5 anni) di un bosco edibile attraverso il metodo
della permacultura con integrazione e interazione tra le piante autoctone e
coltivate in modo che la simbiosi renda in futuro la presenza e il lavoro umano non sempre
necessari.
Come procedere nell'immediato?
Si propone di utilizzare il metodo del consenso.
Si potrà scegliere di dividere in settori il progetto lasciando che qualcuno si occupi del bosco, altri delle erbe, altri degli animali, altri ancora della parte didattica, ecc.. senza però perdere il "collante" fondamentale che è il senso di comunità e collaborazione: si valorizzano i rapporti umani. Si discute anche sulla possibilità invece di dividere il terreno in parti uguali tra i partecipanti (tipo orto urbano).
Come procedere nell'immediato?
Si propone di utilizzare il metodo del consenso.
Si potrà scegliere di dividere in settori il progetto lasciando che qualcuno si occupi del bosco, altri delle erbe, altri degli animali, altri ancora della parte didattica, ecc.. senza però perdere il "collante" fondamentale che è il senso di comunità e collaborazione: si valorizzano i rapporti umani. Si discute anche sulla possibilità invece di dividere il terreno in parti uguali tra i partecipanti (tipo orto urbano).
Durante il prossimo incontro che sarà direttamente sul
luogo dove nascerà il progetto, ogni partecipante si impegna a portare un piccolo elenco di piante (2 o 3)
su cui puntare per la coltivazione e si deciderà un primo abbozzo di
architettura del Giardino lavorando sull’organizzazione dello spazio come visto
sopra.
L’appuntamento con
tutti gli interessati è per DOMENICA 9 MARZO alle ore 15. Ritrovo presso il bar DUVERT sotto Cherasco (zona
casello autostrada)
Per info Giulia 3387335474 Stefano 3336861486 Cesare 3335895994